Torino, scelto Moreno Longo. Mazzarri paga un gennaio da dimenticare
Come sappiamo la quarta sconfitta consecutiva tra campionato e Coppa Italia, è costata cara all’allenatore del Torino, Walter Mazzarri, al suo posto, l’ex centrocampista granata, Moreno Longo.
La pazienza del presidente Urbano Cairo, si è esaurita ieri, dopo l’umiliante 0-4 subito a Lecce, che per altro non aveva mai vinto in casa in questo campionato, fino a ieri. Un Toro, davvero poco aggressivo, che è stato completamente in balia degli avversari, salvo una flebile reazione a partita ormai compromessa.
Torino, Mazzarri paga per tutti, ma è davvero lui il responsabile?
La settimana scorsa, dopo l’umiliante 0-7 incassato in casa dall’Atalanta, era sembrato già come un avvertimento sulla fine dell’avventura granata di Mazzarri. Contro il Milan, Toro più che accettabile per 71 minuti, fino all’1-2, poi il crollo fisico e tecnico.
Diciassette reti subite nelle ultime quattro disastrose partite, perchè mettiamoci anche il crollo mentale contro il Sassuolo. 39 gol incassati, in campionato fino a questo momento. Un Torino che si è riscoperto fragile, con le piccole, sei punti al Lecce, ko interno contro la Spal, e con la Sampdoria, che alla quarta giornata a settembre 2019 era ultima in classifica.
Mazzarri paga per tutti, anche se il presidente Urbano Cairo, ha le sue colpe, mercato troppo povero in estate, fatta eccezione per Verdi e Laxalt, poi tornato al Milan. A gennaio nessun acquisto. Difesa e centrocampo i reparti che necessitavano di interventi massicci. Sedici cambi di panchina in quindici anni di presidenza Cairo, sono davvero molti.
Non può essere sempre colpa dell’allenatore, ma di un progetto tecnico sbagliato, dall’addio dell’ex Ds Gianluca Petrachi in avanti. Solo Giampiero Ventura è rimasto per più anni, sulla panchina granata. I 63 punti dello scorso anno, e i play-off d’Europa League, poi persi all’atto finale, sono davvero un lontano ricordo. Il Torino, non vince dalla partita interna, contro il Bologna.
