Torino, i dubbi di Vagnati: tra mercato e Toto-Allenatore

Torino, i dubbi di Vagnati: tra mercato e Toto-Allenatore

Con l’arrivo di Davide Vagnati, come direttore tecnico e soprattutto nuovo uomo mercato, Massimo Bava non sarà più il direttore sportivo granata. Dovrebbe tornare a ricoprire il ruolo di responsabile del settore giovanile, anche se c’è più di qualche voce di Addio, che vista la stima che il Presidente Urbano Cairo, ha nei suoi confronti, è poco praticabile. In caso di offerte interessanti, la separazione tra Bava e il Toro, non è da escludere.

Intanto, Vagnati aspetta la deroga del consiglio di Lega, per il presente, ma soprattutto per allestire la prossima campagna acquisti estiva. I nodi da sciogliere vanno dall’allenatore ai componenti, della rosa che hanno delle riserve se restare o meno.

Torino, i dubbi di Vagnati

Gran parte della tifoseria l’ha già specificato: “Mister Longo non si tocca”. Tutto dipenderà, dalla ripresa o meno del campionato. Certo è, che salvare il Toro sul campo, se la stagione dovesse riprendere, è un indizio di riconferma. Nelle tre partite della gestione Longo, però, i granata hanno sempre perso. Roberto, D’Aversa, Rolando Maran e Stefano Pioli, sono i tecnici più accreditati in queste ore, senza dimenticare Marco Giampaolo. Il presidente Cairo, però, pare ancora intenzionato a puntare sull’ex giocatore granata.

Andrea Belotti e Salvatore Sirigu, sono i giocatori sui quali, far nascere il Toro 2020/2021, che dovrà riscattare 25 giornate altamente deludenti. In bilico, Nicolas Nkolou e Armando Izzo, (su i due ci sono Roma e Inter), e va sottolineato che il camerunense ad agosto era stato messo fuori rosa, perché poco concentrato, aspettando un passaggio alla Roma, poi saltato.

Se Izzo alla fine dovesse restare, il procuratore Mino Raiola, è pronto a non fare sconti per il suo assistito: ritocco dell’ingaggio verso l’alto. Daniele Baselli, non ha avuto certo un rendimento esaltante, ma su di lui ci sono: Fiorentina, Milan e Lazio; insomma, non si è ancora insediato, ma per Vagnati, la strada si preannuncia in salita.

Mimmo

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