La Juventus non sbaglia nel derby, ma c’è ancora molta strada da fare. I dettagli

La Juventus ha fatto suo il 20° derby di Torino negli ultimi 25 disputati, grazie ad un gol di Manuel Locatelli (secondo consecutivo) all’86°, con un preciso destro sul secondo palo. Quarta vittoria consecutiva per i bianconeri, tra campionato e Champions League, e per la seconda volta di fila, la “Vecchia Signora” mantiene la porta inviolata.

Hanno fatto discutere però le scelte di Max Allegri, per lo meno quelle iniziali a centrocampo. Il tecnico toscano ha spedito un convincente Rodrigo Bentancur, (per lo meno contro il Chelsea) in panchina per 90 minuti, a favore di Weston Mckennie, che però è incappato in una delle peggiori prestazioni individuali da quando veste la maglia bianconera.

Lo statunitense è la controfigura della piacevole sorpresa dello scorso anno, quando risultò il centrocampista con il maggior numero di gol segnati. I tifosi chiedono a gran voce un giocatore che possa giocare sempre al fianco di Locatelli, che maschera (per ora) tutti i difetti del centrocampo.

Juventus ancora vincente, ma dopo la sosta gli esami saranno duri

Mckennie non ha ripetuto la prestazione scintillante dello scorso anno, la seconda palla gol clamorosa della Juventus in cinque minuti di gioco, l’ha avuta sui piedi proprio lui, ma l’ha sprecata. Moise Kean, non ha fatto meglio sprecando un contropiede limpido dopo appena due minuti. Non è stata dunque una bella partita; troppe le assenze da ambo le parti, specie in attacco. Non ci si stupisce quando Allegri boccia Kean all’intervallo, inserendo Juan Cuadrado che si riscopre insostuibile. Federico Bernardeschi gioca di nuovo falso “nueve” e forse vedendolo ancora non fare bene da esterno, sarebbe stato meglio lasciare tutto invariato rispetto a mercoledì sera.

La Juventus, il derby l’ha vinto anche sulle fasce laterali, ma soprattutto in difesa. Vero, il Toro era senza praticamente attacco, Antonio Sanabria, ma Matthjs De Ligt e Giorgio Chiellini, l’hanno reso invisibile. Federico Chiesa poi, anche in una prestazione non scintillante, la “zampata” la mette sempre con l’assist decisivo per il gol vittoria.

Sarebbe persino troppo lo 0-2, quando il criticatissimo Dejan Kulusevski fa stampare sul palo, una sua bella conclusione a rete. La “Vecchia Signora” vince ancora, ma non bisogna esaltarsi, perchè dopo la sosta: Roma, Zenit (Champions) e soprattutto, Inter, sarà un mini ciclo per capire sono davvero guariti oppure no.

Mimmo

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