Milan, ancora un ko in Champions: La qualificazione ora è un impresa disperata. Gli sviluppi
Stando così le cose al Milan, servirebbe un miracolo sportivo, stile Atalanta: vincere tutte e tre le partite restanti del girone, per approdare agli ottavi di finale di Champions League. Ieri sera, quella che sermbrava la partita meno impossibile di un girone durissimo, ha riservato ancora un’altra sconfitta per il “Diavolo”.
Stefano Pioli ha avuto a che fare ancora, con assenze pesantissime: Mike Maigan, Brahim Diaz, Theo Hernandez, Ante Rebic e la squalifica di Frank Kessie. Il Milan però, ha finito per disputare la prestazione peggiore del Girone di Champions League, fino a questo momento. Il Porto tra tiri dentro e fuori lo specchio della porta, ha superato, quota 15. Sulla partita però, pesa l’ennesimo fattaccio, perchè prima di segnare Luiz Diaz, si libera di Ismael Bennacer con un fallo palese, che il pur esperto arbitro tedesco Thomas Brych, non vede. Su questo tipo di contrasti, il Var purtroppo, non ha facoltà di intervenire.
Milan, le assenze e l’arbitraggio complicano la strada europea. I dettagli
Brych, pur essendo non molto lontano dall’azione non vede il “Fattaccio”, consentendo a Luiz Diaz, di segnare il gol vittoria. E’ il secondo torto arbitrale consecutivo pesantissimo, che il Milan subisce.
A parte tutto però, ci si domanda il perchè questa sqaudra, con tante assenze e con le riserve, stia tenendo il passo del Napoli, distante solo due punti in campionato, e fatichi in Champions League, “la sua casa” per antonomasia. In Europa ci sono avversari più forti, eppure contro Liverpool e Atlerico Madrid, il “Diavolo” aveva fornito prestazioni molto più convincenti, aldilà del risultato negativo, cosa non successa ieri, nel match più abbordabile. Forse, a questo gruppo manca esperienza internazionale, escluso qualche elemento della Rosa, ma a Pioli vanno riconosciute le assenze, e le direzioni arbitrali, che purtroppo non sono un alibi; non smettono di essere più che discutibili.
Contro l’Atletico Madrid, i rossoneri avevano subito un espulsione esagerata dopo 38 minuti, giocando poi in dieci fino a fine partita, subendo poi un rigore inesistente, nel recupero. Senza questi torti, i rossoneri si ritroverrebbero con due pareggi ottenuti; questo è un Milan a due facce: quasi perfetto in campionato, fragile in Europa, almeno ieri sera.