Goleada Inter: i nerazzurri vincono 6-1 contro il Bologna di Mihajlovic

Goleada Inter: i nerazzurri vincono 6-1 contro il Bologna di Mihajlovic

Una partita di tennis per gli uomini di Inzaghi contro quelli di Mihajlovic al Meazza. Vincono per ben 6-1 dominando una squadra fragile che non riusciva ad affondare.

Serata da leoni con l’esordio della terza maglia per i tifosi nerazzurri ieri sera a Milano. La squadra meneghina vince e convince, e i dati parlano chiaro: 15 gol in 4 partite con 10 punti su 12 totali. La squadra di Simone Inzaghi non poteva partire meglio. Partita piena di emozioni, partendo con il gol del toro Lautaro di testa su un cross al bacio di Dumfries, la rivelazione della serata, che ha raggiunto pure i 34,38km/h.

Il secondo lo firma Barella, su una respinta del portiere. Poi Skriniar, il leader della difesa a tre nerazzurra; calcio d’angolo di Dimarco e lui fa quello che sa fare meglio: la butta dentro di testa. Poi è decisivo tutta la partita, sia colosso tra Devrij e Bastoni e con la testa respinge di tutto. Partitone per lo slovacco: una sicurezza come sempre. Non a caso è uno dei prescelti come prossimo capitano insieme a Barella.

Poi il numero 9 Dzeko, a seguire Vecino, titolare a sorpresa della serata, e l’ultimo ancora del bomber di Sarajevo. Negli ultimi minuti arriva il gol della bandiera di Theate per il Bologna, ma non c’è più nulla da fare. Dopo il secondo gol l’Inter ha preso più fiducia e ha iniziato a giocare anche con più leggerezza e tranquillità. Il Bologna non riesce più né a ripartire né a sfondare contro una squadra che, dopo la sconfitta amara contro il Real, ha ripreso il comando del proprio destino. L’Inter di Simone Inzaghi sa giocare bene ma soprattutto sa imporre il proprio gioco, sia contro squadre di media classifica come il Bologna, sia contro top club come il Real.

L’unica nota negativa della serata è stato l’episodio su Correa: nel primo tempo l’argentino subisce un colpo all’addome da parte di un giocatore del Bologna e cade a terra. Prova a rialzarsi ma è ancora giù: va in panchina ma, non riuscendo a stare seduto, viene mandato nello spogliatoio a stendersi. Forza Tucu!

Mimmo

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