Milan, Theo Hernandez si sbilancia

Milan, Theo Hernandez si sbilancia

Sulle pagine del quotidiano spagnolo AS, il terzino sinistro del Milan, Theo Hernandez ha rilasciato una lunga intervista, dove ha parlato del Milan, ma non solo:

E’ stato Paolo Maldini a convincermi a venire a Milano. E’ una grande città, la gente è gentile e c’è una cucina buonissima”. “Paolo mi ha detto che ho talento e che potevo diventare uno dei tre terzini sinistri più forti al Mondo e se lo dice lui, c’è da fidarsi, finito il caffè ho detto sì al Milan”.

Qui sto benissimo e voglio restare a lungo, ho un grande tecnico, dei compagni di squadra più che ottimi, per non parlare dei tifosi”. “Ho segnato dodici gol e fatto undici assist, e il merito è sicuramente di mister Stefano Pioli, che mi ha dato fiducia”.

Milan, Theo Hernandez “Ibra un leader in tutto. Scudetto? Non molliamo”

La presenza di Zlatan Ibrahimovic in squadra, mette in difficoltà chiunque. E’ un leader in tutto e come tale, pretende sempre tanto da noi”. “Con lui rido, scherzo, ma mi becco anche molti rimproveri”.

Il nostro obiettivo è sicuramente arrivare nei primi quattro posti, sarebbe bellissimo giocare la Champions League, con questa maglia e il Milan. Manca da tanto tempo, nella coppa europea più cara a questi colori”.

“Lo scudetto è difficile, l’Inter si è allontanata, ma mancano ancora due mesi alla fine del campionato, non è detto che loro vincano sempre da qui alla fine, non dobbiamo mollare“.

“Achraf Hakimi è un mio nemico in campo, ma molto amico fuori, siamo venuti entrambi in Italia per dimostrare quello che valiamo, a Madrid non potevamo farlo, e se non hai la possibilità di metterti in gioco, non puoi dimostrare niente”. “Vorrei che Brahim Diaz restasse qui, mi trovo benissimo con lui in squadra e sta facendo bene”.

Nazionale? “Ci spero e mi piacerebbe giocare assieme a mio fratello”

In futuro vorrei diventare il migliore al mondo nel mio ruolo e vincere trofei con la maglia del Milan, giocare in nazionale, Didier Deschamps ha il mio numero, io ho la batteria sempre carica; basta una telefonata… sarebbe un sogno per me giocare al fianco di mio fratello Lucas, ma non solo in nazionale”. 

Mimmo

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